La Sicilia, con i suoi 25.708 chilometri quadrati di superficie, e i suoi quasi 5.000.000 di abitanti, è la più grande isola del Mediterraneo, e la regione più vasta della Repubblica Italiana. Per la sua posizione centrale e strategica nel mare interno, su cui si affacciano i tre continenti Europa, Asia ed Africa, ha sempre rappresentato la meta ambita da molte civiltà del mondo antico, medievale e moderno, diventando il punto di incontro o di scontro tra molte di queste. Fenici, Cartaginesi, Greci, Romani, Binzantini, Arabi, Normanni, Spagnoli, Borboni rappresentano i principali dominatori dell'isola, dei quali i Siciliani sono riusciti a mantenere tratti delle loro cultura, alcune particolarità linguistiche senza mai perdere i loro caratteri distintivi di popolo.
Essi rappresentano un popolo autonomamente costituito, che già nel VII secolo a.C. aveva un suo simbolo unitario: una testa di donna, circondata da tre gambe, conservata nel Museo Archeologico Regionale di Agrigento.
Al termine "Sicilia" possono essere attribuiti diversi significati: "terra di falciatori" se si considera che deriva dalla voce italica sica che indica falce, ma in generale a questo può essere assegnato il significato di «terra della fecondità, isola della fertilità», come in effetti è sempre stata; tanto che in periodo bizantino si credette che il nome Sicilia derivasse da sike ed elaia, unificando il nome greco di due piante tipiche dell'isola, quali il fico e l' olivo. L' isola ha anche un nome più antico derivato dalla sua forma triangolare: Trinacria con il quale viene attualmente identificato il simbolo stesso dell'isola costituito dalla testa della Gorgone - il mostro mitologico che faceva diventare di pietra i propri avversari- circondata da tre gambe, che rappresentano i raggi del Sole, a cui in periodo romano vennero aggiunte delle spighe, per indicare la fertilità dell'isola, specie in campo granario.
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